La processione di Gesù flagellato
Ad opera della Confraternita della Carità, è stata ripristinata come lo fu un tempo la processione del Gesù flagellato; tale ricorrenza rientra a pieno diritto nei riti della Settimana Santa e precede la più sontuosa commemorazione del Venerdì Santo. La processione ha luogo il mercoledì santo e inizia quasi all’imbrunire. Il portone della Chiesa della Carità si apre puntualmente all’ora fissata, il Gesù flagellato, in ginocchio sul fercolo, viene portato a spalla in modo composto e ritmato dai Confrati della Carità che indossano un elegante saio. La processione ha un percorso breve e si snoda dalla Chiesa della Carità, costeggiando la Villa Elena, attraversa piazza Duomo ed entra all’interno della Chiesa Madre, dove viene accolto in rispettoso silenzio dai fedeli. Fatto un giro di saluto i Confrati con il Gesù a spalla si incamminano lungo il C.so V. Emanuele e poi verso C.so Roma, al ritorno il bellissimo simulacro verrà ospitato fino alla sera dopo all’interno del chiostro San Francesco, dove la Confraternita della Carità ha preparato nei giorni precedenti una specie di camera ardente per far sì che il Cristo venga venerato dalla folla di fedeli che ivi giungeranno in preghiera. I Confrati vegliano il Cristo formando dei picchetti in suo onore.
La sera dopo, il giovedì Santo il Cristo tornerà nella propria Chiesa, il ritorno si annuncia triste. Il Gesù flagellato portato a spalla dai Confrati con passo cadenzato e composto viene accompagnato da motivi musicali dolorosi e tristi intonati dalla banda musicale.
Negli ultimi anni si è instaurata la tradizione che vuole la Confraternita di San Girolamo della Misericordia diretta in visita penitenziale al Calvario, durante la Via Crucis del Giovedì Santo, faccia visita con una Delegazione al Gesù flagellato, all’interno del Chiostro San Francesco. Anche questo è un momento toccante ed emozionante.