Il centro storico
Il centro storico della città di Licata è molto pregevole dal punto di vista storico-urbanistico. La città, come testimoniato in tantissime stampe di importanti viaggiatori del tempo, sorgeva all’interno di una grandissima cinta muraria, dotata di sei porte di accesso: Porta del Castello Limpiados, Porta della Marina, Porta Nuova, Porta S. Angelo, Porta Grande e Porta Agnese. La città si sviluppa lungo un asse viario ben disegnato a forma di croce. Da piazza Progresso, dove è situato il Palazzo di Città, si stagliano a sinistra il Corso Roma, di fronte il C.so Umberto, a destra il C.so Vittorio Emanuele. Il C.so Roma è sede di importanti Chiese e Conventi (la chiesa del Carmine e il convento dei PP. Carmelitani, la chiesa e il convento di San Domenico) e anche palazzi di un certo pregio, sul lato opposto alle anzidette chiese si affacciano il palazzo Germain (fine sec. XIX), a seguire i neoclassici palazzi Urso e Cannarella; dal lato di fronte si affaccia, anch’esso in stile neo-classico il palazzo Urso-Ventura, il palazzo Re-Laganà (seconda metà del ‘700), il palazzo Navarra e il palazzo Verderame, che ospita importantissimi lavori del Gregorietti. Affacciandosi dal palazzo di Città, opera disegnata dall’arch. palermitano Ernesto Basile, guardando di fronte, si apre il C.so Umberto, che un tempo terminava con la chiesa del Purgatorio, ove oggi viene eretto, durante la Settimana Santa il calvario. Il C.so Umberto ospita importanti architetture signorili: ad angolo con C.so Roma il palazzo Ubaldini, a seguire il palazzo Greco e ancora il palazzo Muscia e la casa Re-Giganti; dal lato opposto il vecchio albergo Sicilia, che fa angolo con l’attuale via Rizzo, poi il palazzo Sapio (seconda metà del XIX sec.), infine, il palazzo del Barone La Lumia. Sulla piazza Progresso, ad angolo con il corso Vittorio Emanuele, si affaccia il sontuoso palazzo Verderame-Navarra, dirimpetto sorge il Palazzo Frangipane, sede della Banca Popolare Sant’Angelo; di fronte la Chiesa del Purgatorio. Nella piazza Regina Elena si affacciano la casa Re-Grillo, in squisito stile liberty, e la casa Biondi, opera del geometra Filippo Re Grillo. Fa angolo con via San Francesco ed il C.so Vittorio Emanuele, il sontuoso Convento dei PP. Francescani e la chiesa di San Francesco. A seguire sulla sinistra il prezioso teatro Re Grillo. A destra il palazzo Serrovira. Infine, la Chiesa Madre e la piazza Duomo.
Da piazza Elena percorrendo la via San Francesco si arriva nella piazza Sant’Angelo dove si può ammirare un insieme architettonico molto bello: da sinistra verso destra il palazzo Bosio, la chiesa chiesa di Sant’Angelo con l’annesso Convento dei PP. Carmelitani di Sant’Angelo, la Chiesa del SS. Salvatore e il Monastero delle Benedettine o la Badia, in parte oggi adibito a sede del Museo Archeologico. Proseguendo per la via Carità si arriva alla centralissima Villa Regina Elena e alla Chiesa della Carità; Prospiciente la villa Elena il palazzo Cannada, il cui accesso principale è ubicato nella limitrofa via Frangipane, che collega al principale C.so Vittorio Emanuele; ad angolo delle due vie, prima di svoltare, si erge il palazzo Frangipane.
Dal C.so Vittorio Emanuele si accede alla centralissima via Sant’Andrea detta di quattru cantuneri ed al quartiere Marina. La via Sant’Andrea, un tempo pullulava di attività commerciali ed artigianali, oggi ospita alcuni ristoranti importanti e pochissime attività. L’importante arteria che si incrocia sulla destra con la vie Collegio (che ospita la Chiesa e il Collegio di Maria, il cortile Celestri), Monte Pietà, via Lunga, San Francesco di Paola, Donna Agnese e la via San Girolamo, dalla quale si accede alla Piazzetta Confraternita di San Girolamo che ospita la chiesa e la Confraternita omonima, che si occupa di organizzare la Commemorazione del Venerdì Santo; sulla sinistra si diramano le vie Cannarozzi, Adamo, Martinez e Galliani. Il quartiere della Marina è tipico per le tante vie lunghe e strette, un tempo a forte densità abitativa e che da molti anni aspetta un intervento particolareggiato di recupero a salvaguardia delle tantissime emergenze architettoniche.
La via Sant’Andrea termina e si immette sulla via Principe di Napoli, arteria principale che da una parte conduce alla banchina e alla spiaggia di Marianello e al cimitero nuovo, dall’altra conduce direttamente al Faro e, alla Piazzetta Attilio Regolo, che ospita tantissimi locali notturni che allietano le serate estive dei turisti e al vicino porto turistico, situato alla Giummarella.
Alle spalle del Palazzo di Città vi è la parte alta della città con i quartieri di Santa Maria e San Paolo, antico quartiere che ospitò i maltesi.
Lungo la via Santa Maria si possono scorgere sul lato destro il terzo dei palazzi Frangipane, subito dopo a sinistra la palazzina Grillo; dalla scalinata che la costeggia si arriva alla chiesa di Santa Maria La Vetere; proseguendo si arriva al cimitero dei Cappuccini, al cui interno si trova la chiesa di San Michele Arcangelo. Poi, si arriva in cima alla Montagna, dominata dal Castel Sant’Angelo. La Montagna è ricca di insediamenti di varie età, alcuni dei quali riportati alla luce a seguito di recenti scavi. Da via Santa Maria si può arrivare alla chiesa della Madonna di Pompei che sorge sopra l’antica chiesa rupestre di San Calogero.